Valutazione Jin Kazama

Con il capo chino, percorreva lentamente i lunghi corridoi del Garden. Gli studenti della struttura si fermavano ad osservare con interesse il nuovo arrivato, che sembrava ottenere i consensi delle ragazze grazie alla sua aria misteriosa. Nonostante tutti quegli occhi addosso Jin continuava tranquillamente per la sua strada, senza mai fermarsi a discutere con nessuno. Il suo obiettivo era chiaro e ben delineato, doveva raggiungere il centro d'addestramento. Li sarebbe stato valutato da qualcuno e inserito all'interno della gerarchia del Garden, come matricola. Un sorrisetto diabolico si dipinse sul volto di Jin.

°Trovare questa struttura è stato davvero un colpo di fortuna. Qui mai nessuno si sognerà di venirmi a cercare e potrò imparare a controllare il demone tranquillamente.°

Improvvisamente avverti l'ennesima fitta alla testa. Barcollò e cadde inginocchio, sbattendo con forza il pugno destro per terra. Il suo corpo prese ad essere percorso da delle strane scariche elettriche rosse, Devil stava venendo allo scoperto.

°Chi vorresti controllare, stupido ragazzo. Io sono Devil, colui che ha portata alla pazzia persino tuo padre, contro di me non puoi nulla. Sarò io a prendere il controllo della tua mente, dovrai subire la mia volontà."

L'aspetto del ragazzo lentamente iniziò a cambiare, a partire dal suo viso. I canini si allungarono e sulla sua testa, comparvero due corna.

°Finalmente sarò libero, potrò portare morte e distruzione in questa scuola.°

Il corpo del ragazzo era quasi completamente mutato, ma all'ultimo momento Jin riusci a reagire confinando il demone malvagio che albergava dentro al suo corpo. I tratti del demone scomparvero lentamente e il ragazzo assunse nuovamente il suo normale aspetto umano. Si rialzò da terra abbastanza provato, ogni volta che si confrontava con il demone spendeva parecchie energie. Riprese a camminare, raggiungendo finalmente il corridoio che conduceva al centro addestramento.

"Finalmente.......Ci siamo......"

Mormorò con un filo di voce e il fiatone. Jin fece il suo ingresso all'interno del centro addestramento, trovandosi di fronte uno spettacolo che con molta probabilità non si sarebbe aspettato. Intorno a lui era presente una fitta vegetazione preistorica, era come se il ragazzo fosse tornato indietro nel tempo. Gli alberi erano altissimi, cosi come le piante. Si sedette sopra ad un tronco d'albero e alzò la testa verso il cielo. Fece un profondo respiro e si sfilò il cappuccio da sopra la testa. Nei paraggi non sembrava esserci nessuno, il ragazzo poteva rilassarsi e riprendere fiato in maniera molto tranquilla. Si levò da dosso la giacca della canadese, rivelando un fisico praticamente perfetto. Il ragazzo sul bicipite destro aveva uno strano tatuaggio, per la precisione esso era la causa di tutti i suoi guai. Alle sue spalle senti un rumore, si era sbagliato non era completamente solo.

"Mostrati chiunque tu sia."

"Essendo continuamente braccato come un animale, l'udito è diventato uno dei miei migliori amici."

Rispose seccamente. Cosi quello era colui che lo avrebbe valutato, Larhalt WhiteRose quello era il suo nome. Lentamente Jin focalizzò tutta la sua attenzione sul bersaglio, osservando con disgusto l'enorme lancia che si portava dietro. Sin da piccolo era stato istruito nel combattimento corpo a corpo, rifiutava quindi ogni arma e disprezzava coloro che le usavano per combattere.

"Tsk, dunque per combattere ti servi di una stupida lancia, rinunciando al vero piacere e alla vera essenza del combattimento. Noi Kazama da sempre prediligiamo il combattimento corpo a corpo, rifiutando le armi. Ti darò una dimostrazione dell'abilità del mio clan, preparati."

Cosi dicendo assunse una posizione di guardia. Le scariche elettriche presero nuovamente a percorrere il corpo del ragazzo, creando cosi un effetto ottico molto particolare. Tirò al massimo la sua muscolatura, prendendo una profonda boccata d'ossigeno.

°Hai visto come ci prende in giro, lui non è un vero combattente. Si serve di una stupida lama per difendersi, è un codardo me lo devi far uccidere. Solo io posso farlo, tu non possiedi ancora la potenza necessaria, ti ucciderà senza problemi e darà la tua carcassa agli animali, avanti fammi uscire.°

Improvvisamente Jin si bloccò e il suo sguardo, si fece sempre più serio.

"Stà zitto."

Disse con tono di voce alto. Non c'è l'aveva con il suo maestro ma bensi con Devil, quel fastidioso demone che lo tormentava continuamente. Riusciva a contenere molto bene quell'entità demoniaca sino a quando non si stancava o riportava ferite gravi.

"Adesso ho il completo controllo della mia mente e del mio corpo, quindi non la spunterai. Molto presto smetterai di tormentarmi e riuscirò a controllarti, cosi da creare un unico essere."

Indicò poi Larhalt WhiteRose con il braccio.

"Tu mi aiuterai a farlo, devi farlo. Solo cosi risparmierai un sacco di guai a tutti. Io non sono cattivo e lui che influenza la mia mente, non sò davvero più cosa fare, adesso però basta parlare. Combattiamo."

Assunse nuovamente la posizione di guardia e scattò in avanti, prendendo velocità. Arrivato a pochi metri dal bersaglio diresse un pugno al mento del maestro, che sarebbe servito come diversivo. Jin infatti avrebbe improvvisamente bloccato il colpo, cercando di sbilanciare il maestro con un low kick posteriore diretto al quadricipite della gamba avanti di Larhalt. Se ci sarebbe riuscito, avrebbe caricato i pugni di energia elettrica dirigendoli due all'addome e uno alla mascella del maestro. Mirava cosi a spezzare il fiato del suo esaminatore, cercando di portarsi sin da subito in vantaggio.

Il ragazzo sgranò gli occhi, vedendo alle spalle del valutatore una strana nube di gas nera.

°Cosa diavolo vorrà fare?°

Pensò, mentre portava a segno il suo colpo. Il ragazzo trovò la risposta alla sua domanda da solo, trovandosi di fronte un amara sorpresa. Il pugno cozzò contro una strana creatura, che di terreno aveva ben poco. Avverti un dolore abbastanza forte su tutto il braccio, la testa di quell'essere era davvero molto dura. Larhalt a giudicare dalle sue parole, si stava già divertendo a combattere contro il ragazzo, appartenente di Clan dei Kazama. Jin sorrise e non perse tempo, cercando subito di dirigere un gancio alla mascella del maestro.

"Tranquillo, non ti deluderò......Maestro."

Pronunciò quell'ultima frase, con tono sarcastico ed estremamente arrogante. Le parole di Larhalt non sarebbero bastate per scalfire la sua sicurezza e sopratutto il suo orgoglio. Il suo pugno stava quasi per andare a segno, quando si senti bloccato da qualcosa all'altezza del petto. Il ragazzo chinò leggermente il capo, scoprendo cosa lo stesse bloccando in quella posizione. Tra lui e il valutatore, si era venuto a creare uno strano globo incandescente. A giudicare dal calore che emetteva doveva essere fuoco, una notizia decisamente poco positiva per Jin. Velocemente sollevò la testa incrociando lo sguardo di Larhalt e nonostante l'imminente pericolo, continuò a sorridere in maniera spavalda.

"Temo proprio che brucierà un pochino, maestro. Non temere, continua pure a colpire liberamente e con tutta la tua forza. Puntualmente, mi ritroverai sempre in piedi."

Disse, poco prima di essere travolto dalla sfera di fuoco. Il ragazzo strisciò all'indietro per diversi metri, prima di fermarsi. Sul busto aveva diverse bruciature, mentre i pantaloni e il resto del suo abbigliamento erano quasi completamente mangiati dal fuoco. Riusci a reggersi in piedi a stento, nonostante il duro colpo che aveva appena subito da Larhalt. Prontamente cercò di ripartire all'attacco, ma dovette subire un secondo colpo da parte dell'esaminatore. Un piccolo turbine venne diretto all'altezza del braccio destro di Jin, non poteva permettersi di subire un attacco del genere. Gambe e braccia erano troppo importanti per lui, senza avrebbe perso gran parte della sua efficacia in duello. Riusci a scansarsi leggermente, lasciando che il turbine lo colpisse in pieno sul fianco sinistro. Avverti una fitta fortissima, un dolore lancinante quasi insopportabile. L'attacco di Larhalt non lo trapassò da fianco a fianco solo per caso o per pura fortuna, ma era riuscito ugualmente a infliggere gravi danni al ragazzo. Portò una mano sulla ferita cosi da limitare l'uscita di sangue, sputando nel frattempo del sangue dalla bocca.

"Effettivamente si nota, che è la prima volta che combatti a mani nude. La tua tecnica è scarsa, cosi come la tua velocità. Dovrei insegnarti qualcosa, sai......Ogni tanto passa a cercarmi."

Disse. Si asciugò del sangue che gli usciva dalla bocca e cercò di portarsi nuovamente all'attacco. Il dolore al fianco era troppo forte e fresco per permetterli un attacco fisico, meglio inventarsi qualcosa a distanza. Portò il braccio destro in direzione di Larhalt ed iniziò ad immagazzinare nella mano, quanta più energia elettrica poteva. Con il passare dei secondi quell'energia divenne instabile, da non permettere più a Jin di controllarla. La lasciò cosi andare, generando un raggio elettrico che si diresse verso l'esaminatore.